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Compagnia di Maria Associazione di Promozione Sociale No Profit

17/11/2017 incontro

17/11/2017 PRIMI INCONTRO DI PREGHIERA

Maria Orsola Bussone

Sette Comandamenti :
  1. 1 Voglio fare sempre bene il segno della croce
  2. 2. Io voglio ascoltare sempre l’angelo custode
  3. 3. Voglio frequentare sempre il catechismo con attenzione
  4. 4. O Gesù fa che io cresca ubbidiente , studiosa e buona
  5. 5. Io voglio andare in Paradiso perciò voglio osservare sempre tutti i comandamenti
  6. 6. Voglio sempre andare alla Santa Messa
  7. 7. A Messa voglio essere raccolta in preghiera

“… se noi sappiamo mettere Dio avanti a ogni cosa, la famiglia, il lavoro..ecc. acquistano un’altra luce. Vivendo così, le nostre famiglie si trasformano perché in esse regherà l’amore “

Don Giussani

Non è una commemorazione la nostra fede. È la presenza di Cristo, nostra vita, da riconoscere.  Questa è la fede: riconoscere una Presenza.

LA PREGHIERA

Il bene supremo è la preghiera, conversare familiarmente con Dio. E’ Relazione a Dio e unione con lui. Come gli occhi sono illuminati alla vista della luce, così l’anima che tende a Dio è illuminata dalla sua ineffabile fede

15/12/2017 Rosario una corona di rose

INCONTRO DEL 15.12.2017

Rosarium : corona di rose a Maria

Origini del Rosario :
1214 la Santa Vergine appare a San Domenico per convertire gli eretici albigesi e i peccatori.


La Santa Vergine apparve accompagnata da tre figure celesti e disse a San Domenico: “Sai , caro Domenico , di quale arma si è servita la Santa Trinità per salvare il mondo ?” Ed egli rispose: “ Signora mia, tu lo sai meglio di me , poiché dopo il Figlio tuo, Gesù Cristo, tu sei stata il principale strumento della nostra salvezza.” Ed ella aggiunse: “ Sappi che l’arma più forte è stato il Salterio mariano, o Rosario, fondamento del Nuovo Testamento; per questo se vuoi guadagnare a Dio quei cuori induriti, predica il mio Rosario . “

Rosa Bianca : Ave Maria

AVE MARIA :

Rallegrati Maria ! In te Dio attuerà le sue promesse , compirà le sue profezie e per mezzo tuo non deluderà la speranza di salvezza del suo popolo.
Il suo nome appare già indicativo del suo destino eccezionale : Miryam : l’amata di Iahvè , la prediletta di Dio.
Anche oggi possiamo dire “Rallegrati” perché nuove abbondanti grazie stanno per scendere sulla terra.

PIENA DI GRAZIA
Maria è avvolta , penetrata dallo sguardo amorevole di Dio fin dalla sua concezione e rimanendo tale in tutta la sua esistenza. Dio amore che da sempre l’ha scelta per affidarle il sommo ufficio e dignità di madre di Dio , l’ha adornata , fin dal primo istante della sua concezione, degli splendori di una santità assolutamente unica. Piena di grazia , piena di santità

Il SIGNORE E’ CON TE
Ovvero: Dio le dice tramite l’angelo “Non temere Io sono con te”
Maria comprese che era una chiamata al servizio del Signore per un missione che interessava i destini del suo popolo.

TU SEI BENEDETTA FRA LE DONNE
Elisabetta non appena ebbe udito il saluto di Maria fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce : benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo !
Riflettiamo sul significato di benedizione : è Dio che benedisce , che da vigore, forza, successo , pace , sicurezza….

E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’
Lui è il benedetto per eccellenza , è Dio. Gesù : Iahvè salva . Gesù è quindi il nome che indica la salvezza operata dal Signore attraverso il frutto del seno di Maria.

SANTA MARIA MADRE DI DIO
Maria è santa perché lo Spirto Santo abita in lei e l’ha assunta come strumento e luogo della sua attività divina. LA MADRE DI DIO , la tutta santa , immune da ogni macchia di peccato , plasmata e resa una nuova creatura dallo Spirito Santo.

PREGA PER NOI PECCATORI
Maria è la madre che intercede e ci viene in aiuto. Grazie alla sua divina maternità , Maria ha un ruolo particolare nell’intercessione dei santi per noi.
Ecco allora l’invocazione: Prega , fa qualcosa per noi, di una parola in nostro favore , intercedi presso Dio !

ADESSO E NELL’ORA DELLA NOSTRE MORTE
Adesso insegnaci a vivere a noi piccoli e grandi.
Poi pronunciamo la parola morte , si la morte temuta, esorcizzata, allontanata , ignorata, ma inevitabilmente presente. Ma con l’aiuto di Maria la morte illumina la vita, e la vita prepara la morte, perché una buona morte non si improvvisa ma si merita con tutta la vita.
Fra tutte le ore della vita non c’è una più preziosa di quella della morte. Con le ultime parole dell’Ave Maria noi mettiamo nelle mani della Madonna quell’ora decisiva.
Noi crediamo che Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo del vangelo : se moriamo con lui, vivremo anche con lui

AMEN
E’ l’assenso a ciò che Dio promette, esprime l’atto di fede: così è !

6 DICEMBRE 2017 - Matteo 15, 29-37

06-12-2017

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo
15,29-37

In quel tempo, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là.
Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì.
E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada».
E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini».
Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,
Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla.
Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.


COMMENTO

Buongiorno carissimi fratelli, Dio vi benedica. Oggi contempliamo nel Vangelo la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Molta gente —commenta l’evangelista Matteo— «si radunò» al Signore. Uomini e donne che hanno bisogno di Cristo, ciechi, zoppi e malati di ogni genere, così come altri che lo accompagnano. Anche tutti noi abbiamo bisogno di Cristo, della sua tenerezza, del suo perdono, della sua luce, della sua misericordia,… In Lui si trova la pienezza umana. Il Vangelo di oggi ci fa renderci conto allo stesso tempo della necessità di uomini che portino altri uomini verso Gesù Cristo. Coloro che conducono i malati da Gesù affinché li guarisca, sono immagine di tutti coloro che sanno che l’atto di carità più grande con il prossimo è avvicinarlo a Cristo, fonte di Vita. La vita di fede esige, quindi, la santità e l’apostolato. San Paolo ci esorta ad avere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo . Il Vangelo ci mostra com’è fatto il cuore: «Sento compassione di questa folla». Gesù non può abbandonare così le persone: stanche ed affamate. Cristo cerca l’uomo nella necessità ma finge di incontrarlo per caso. Quanto è buono il Signore con noi! E come sono importante le persone ai suoi occhi! Solo col pensarlo, il cuore umano si dilata pieno di gratitudine, di ammirazione e di un sincero desiderio di conversione. Questo Dio fatto uomo, che tutto può e che ci ama appassionatamente, e di cui abbiamo bisogno in tutto e per tutto —«senza di me non potete nulla» — ha paradossalmente bisogno di noi: questo è il significato dei sette pani e dei pochi pesci che userà per sfamare a una moltitudine di persone. Se ci rendessimo conto di come Gesù ha bisogno di noi, e del valore che ha per Lui tutto ciò che facciamo per poco che sia, ci sforzeremo di corrispondergli con tutto il nostro essere ogni giorno sempre di più. Sereno Santo mercoledì, vi voglio bene, un abbraccio in Cristo Gesù
.

4 segni per sapere se il vostro lavoro nella Chiesa è per amor di Dio o per vanità

4 segni per sapere se il vostro lavoro nella Chiesa è per amor di Dio o per vanità

Primo: chi agisce solo per Dio non si turba in caso di fallimento, perché se Dio non vuole non vuole neanche lui.

Secondo: si rallegra del bene compiuto dagli altri come se lo avesse fatto lui stesso.

Terzo
: senza preferenze per i vari lavori, accetta di buon grado quello che gli richiede l’obbedienza.

Quarto: dopo aver compiuto il suo dovere non si aspetta lodi né approvazione altrui. Per questo non è triste se lo criticano o lo disapprovano, rallegrandosi solo per il fatto di aver accontentato Dio. Se per caso riceve qualche lode dal mondo non si inorgoglisce, ma allontana la vanagloria, dicendo al suo interlocutore: “Vai per la tua strada, sei arrivato tardi perché il mio lavoro è già tutto dato a Dio”.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Pratica di amare Gesù Cristo)