Messaggio Medjugorje 25 gennaio 18 e 2 febbario 2018
Messaggio di Medjugorje, 25 gennaio 2018
"Cari figli! Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera affinché lo Spirito Santo, attraverso la preghiera, discenda su di voi e vi doni la conversione. Aprite i vostri cuori e leggete la Sacra Scrittura affinché, attraverso le testimonianze, anche voi possiate essere più vicini a Dio. Figlioli, cercate soprattutto Dio e le cose di Dio e lasciate alla terra quelle della terra, perché Satana vi attira alla polvere e al peccato. Voi siete invitati alla santità e siete creati per il Cielo. Cercate, perciò, il Cielo e le cose celesti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "
Messaggio a Mirjana del 2 febbraio 2018
"Cari figli, voi che mio Figlio ama, voi che io amo con immenso amore materno, non permettete che l’egoismo, l’amore di voi stessi, regni nel mondo. Non permettete che l’amore e la bontà siano nascosti. Voi che siete amati, che avete conosciuto l’amore di mio Figlio, ricordate che essere amati significa amare. Figli miei, abbiate fede! Quando avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia: in quell’anima c’è mio Figlio. Quando date voi stessi per la fede, quando date voi stessi per amore, quando fate del bene al prossimo, mio Figlio sorride nella vostra anima. Apostoli del mio amore, io, come Madre, mi rivolgo a voi, vi raduno attorno a me e desidero guidarvi sulla via dell’amore e della fede, sulla via che conduce alla Luce del mondo. Sono qui per amore e per fede, perché, con la mia benedizione materna, desidero darvi speranza e vigore nel vostro cammino, poiché la via che conduce a mio Figlio non è facile: è piena di rinuncia, di donazione, di sacrificio, di perdono e di tanto, tanto amore. Quella via, però, porta alla pace e alla felicità. Figli miei, non credete alle voci menzognere che vi parlano di cose false, di una falsa luce. Voi, figli miei, tornate alla Scrittura! Vi guardo con immenso amore e, per grazia di Dio, mi manifesto a voi. Figli miei, venite con me, la vostra anima sussulti di gioia! Vi ringrazio. "
Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 gennaio 2018
Un bellissimo messaggio diviso in quattro parti in cui sono presenti tutte le tematiche care alla Madonna.
Prima parte: la Madonna ha presente che il 25 gennaio è la festa della conversione di San Paolo, il quale, da più grande persecutore della Chiesa del tempo, diventa il protagonista della diffusione del Cristianesimo percorrendo il mondo romano di allora ed evangelizzando con le Lettere, che sono parte del Nuovo Testamento.
La Madonna, esortandoci alla preghiera, perché nella preghiera noi abbiamo la grazia dello Spirito Santo, ci fa capire che la conversione è un dono di Dio. Senza la grazia di Dio, che bussa alla porta del nostro cuore, noi non potremmo convertirci. Da qui vediamo come sia importante pregare per avanzare nel cammino di conversione. Non solo la conversione è un dono, una chiamata. Anche la risposta alla conversione è nel medesimo tempo una grazia che necessita anche della nostra cooperazione.
Attraverso l'assidua preghiera riceviamo la grazia dello Spirito Santo, perché la conversione è il cammino di tutta la vita.
La conversione finisce nel momento in cui Dio ci chiama a entrare in Cielo e, proprio perché la conversione è grazia, noi non possiamo illuderci di convertire gli altri con le nostre parole.
La grazia della conversione dei peccatori si ottiene con la preghiera, la penitenza, i sacrifici., come la Madonna ci ha detto in tutte le sue Apparizioni.
Quindi, quando abbiamo a cuore la conversione dei nostri cari, non dimentichiamo che la prima cosa da fare è tenerli sotto la protezione della nostra preghiera e poi guardarli con lo sguardo della compassione e dell'amore, perché nel loro cuore c'è quella battaglia tra il principe di questo mondo, che vuole possedere quei cuori, e Dio che invece vuol farne la Sua dimora.
Seconda parte: la Madonna ci invita a nutrirci della Parola di Dio.
Nei suoi messaggi la Madonna ha detto bellissime parole sull'Eucarestia e sulla Santa Messa. La Santa Messa è il cuore della vita della parrocchia di Medjugorje e la Madonna vuole che diventi il cuore della vita di tutte le parrocchie del mondo. La Santa Messa non è solo l'Eucarestia, ma anche la lettura della Parola di Dio.
La Madonna vuole che nelle case, oltre la preghiera, ci sia la lettura della Sacra Scrittura. Ha invitato a mettere la Bibbia in un posto visibile, che si possa leggere in qualsiasi momento, anche aprendola a caso.
Si comincia a leggere, si va avanti col cuore aperto, finché non arriva quella parola che entra nel cuore e ci nutre, ci illumina e ci fortifica.
Come quegli spuntini che facciamo durante la giornata, così le giaculatorie da una parte e i versetti della Scrittura dall'altra (da “luminare”, come dicevano i Padri della Chiesa) devono essere il nostro esercizio spirituale e la Madonna ci dice: “aprite ogni giorno la Scrittura, leggete un brano, col cuore aperto, nella luce dello Spirito Santo!”
La Sacra Scrittura può essere letta e capita solo con la luce della fede e l'apertura del cuore e nella Scrittura ci imbattiamo continuamente nell'opera di Dio, nelle gesta di Dio, negli amici di Dio, nei testimoni di Dio.
La Scrittura è sempre attualissima, quello che accadde una volta, riaccade oggi, quel combattimento spirituale perpetuo, quella presenza e quell’azione di Dio, che è azione di salvezza, è perennemente presente anche nelle nostre vite e nelle nostre giornate. Attraverso la lettura e le testimonianze conosciamo i personaggi della Scrittura, una moltitudine di uomini di Dio, e così noi possiamo avvicinarci a Dio.
Terza parte: la Madonna nelle ultime due esortazioni ci richiama ancora una volta alla meta alla quale dobbiamo tendere, per la quale siamo stati creati, che è il Paradiso.
La Madonna, anche in altre occasioni, ha detto che molti credono che con la morte finisca tutto, sarà difficile per loro poi comparire davanti al giudizio di Dio.
In un mondo che imposta la vita come un cammino terreno e che interpreta la vita come un apparire sulla scena del mondo per caso, in un dissolversi nel nulla, la Madonna ricorda che abbiamo un'anima spirituale immortale e che al momento della morte verremo giudicati e inviati immediatamente in Paradiso, o al Purgatorio, o all’Inferno e che già fin d’ora noi dobbiamo impostare la vita come in cammino verso l'Eternità.
E qui chiediamoci: stiamo camminando sulla strada che porta al Cielo?
Per far questo dobbiamo mettere Dio al primo posto, il desiderio di Dio ci deve guidare, spronare, stimolare nelle fatiche della vita e perciò tendiamo innanzitutto alle cose di Dio, alla preghiera, al bene, alla santità, alla testimonianza.
Questo è il lavoro da fare durante la giornata.
E non lasciamoci trascinare dalle cose della terra, dalle preoccupazioni delle cose materiali, perché, quando cerchiamo il Regno di Dio, tutto il resto ci sarà dato in sovrappiù. Stiamo attenti alle false luci con le quali il demonio cerca di attirarci, di sviarci, e ci fa precipitare nella polvere e nel peccato, sulla via della rovina.
Quarta parte: la Madonna ci ricorda che tutti siamo chiamati alla santità, a una vita santa, a una vita umile, semplice, pulita, come quella dei bambini, diceva in un messaggio a Mirjana.
“E ricordatevi”, dice la Madonna, “Dio vi ha creati per andare in Paradiso, vi ha creati per il Cielo, quella è la vostra meta, è la meta a cui dovete tendere, non fatevi ingannare, tendete al Cielo e alle cose celesti”.
Mettiamo al primo posto la preghiera personale, la lettura della Sacra Scrittura, la S. Messa, la pratica delle virtù, il miglioramento spirituale e morale, l’apertura del cuore, la pulizia del cuore, la santità della vita.
In questo ambito di ricerca di Dio, noi gustiamo - già su questa terra - la felicità del Cielo, perché c’è la fatica della virtù, come diceva Santa Caterina da Siena, ma c’è anche la gioia della virtù, la gioia della grazia, la gioia della presenza di Dio, c’è la pace del cuore, c’è l’approvazione della coscienza, non c’è niente di più bello nella vita.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
La Madonna ci ringrazia di aver risposto alla chiamata. Cerchiamo di rispondere e dare valore a questo “grazie”.